Anatomia di un'identità scomposta
Fuori dalla finestra il panorama della City che solo il 37° piano di One Canada Square offre sotto un cielo che non ha ancora deciso se essere grigio o azzurro. Il caffè è ancora caldo, il laptop aperto su una mail di un cliente che vuole "rivoluzionare il fitness". Di nuovo. Eppure, mentre leggo le sue parole entusiaste sui "paradigmi innovativi", penso a quanto sia strana questa vita che mi sono costruito. Questa comfort zone fuori da ogni comfort zone, in perenne bilico, come su un ponte tibetano sospeso su un ghiacciaio.
L'oracolo e l'impostore
Mi chiamano per decifrare il business come se fosse il codice Enigma. Vogliono che trasformi numeri e tendenze in oro. E io lo faccio, cazzo se lo faccio bene. Ma poi resto qui, davanti a questo paesaggio che non ha bisogno di ottimizzazione, e mi chiedo: chi sono quando nessuno mi sta pagando per essere esperto?
+ SWISS EDITION nasce da questa domanda scomoda. È quello che succede quando chiudo Zoom, quando l'ultimo cliente si disconnette, quando finalmente posso togliermi la maschera del mentore perfetto. Non è marketing, non è brand building. È solo me che provo a capire chi diavolo sono diventato.
Pendolare per necessità, schizzi per vocazione
Londra mi trasforma in un'altra persona. Networking frenetico, riunioni dove tutti annuiscono ma nessuno ascolta, aperitivi dove si parla di tutto tranne che di quello che conta davvero e il badge persino per andare in bagno Torno in Svizzera e mi serve una settimana per ricordarmi il suono del silenzio.
Qui le montagne non ti chiedono di essere coerente. Non ti giudicano se un giorno pensi una cosa e il giorno dopo ti contraddici. Forse è per questo che ho cominciato a scrivere pensieri che farebbero scandalizzare i miei follower LinkedIn. Roba che non pubblicerei mai in un contesto professionale, ma che sento il bisogno di buttare fuori.
È strano come la geografia cambi il cervello. A Londra penso in orizzontale, tutto collegato, tutto networking. Qui penso in verticale. Le idee salgono, come l'aria rarefatta in quota.
Il personaggio e la persona
L'esperto che vedete sui social è vero, ma è solo una parte. Come un iceberg: la parte emersa è competenza autentica, anni di esperienza, risultati concreti. Ma sotto c'è tutto il resto. I dubbi, le contraddizioni, le domande per cui non ho risposte pronte.
Mentre consiglio resilienza aziendale, penso che forse stiamo tutti andando nella direzione sbagliata. Mentre spiego come ottimizzare la customer experience, mi chiedo se non stiamo semplicemente rendendo tutto più complicato. Questi pensieri non li metto nelle slide, ma esistono.
Libri nascosti e vizi inconfessabili
La mia libreria svizzera racconterebbe storie che i miei clienti non si aspetterebbero. Dostoevskij accanto a manuali di marketing. Filosofia politica che si mischia con romanzi francesi. Poesia contemporanea che non c'entra niente con il fitness business.
Scrivo. Non per lavoro, non per clienti. Scrivo perché altrimenti esplodo. Episodi personali che probabilmente nessuno leggerà mai, riflessioni che suonerebbero strane in una call aziendale. È il mio modo di tenere in allenamento la parte di me che non fattura.
Un posto per le contraddizioni
Se sei arrivato fin qui, probabilmente anche tu sei stanco delle personalità monodimensionali. Dei guru che hanno sempre ragione, degli esperti che non si contraddicono mai, dei personal brand costruiti a tavolino.
Questo + SWISS EDITION è il mio tentativo di essere umano in pubblico. Di ammettere che non ho tutte le risposte, che cambio idea, che a volte sbaglio clamorosamente. È uno spazio neutrale, come la Svizzera, dove posso dire quello che penso davvero senza dover ottimizzare ogni parola per l'algoritmo.
Qui non troverai strategie infallibili o ricette magiche. Troverai un uomo di sessant'anni suonati che sta ancora cercando di capire cosa diavolo sta facendo. E forse, proprio per questo, troverai qualcosa di utile.