Sun Tzu e l'arte di non essere ingenui

La libreria era quasi vuota quel pomeriggio di novembre. Io seduto al tavolo nell'angolo, con quel piccolo volume logoro tra le mani - "L'Arte della Guerra" e una sensazione strana nello stomaco. Come quando sai che stai per scoprire qualcosa che cambierà il tuo modo di vedere il mondo, ma non sei sicuro di volerlo davvero sapere.
Avevo venticinque anni e credevo ancora che la vita fosse una partita a carte scoperte. Che bastasse essere bravi, onesti e lavorare sodo per avere successo. Sun Tzu mi stava sussurrando all'orecchio che ero un ingenuo.
Il disagio dell'illuminazione
Mentre leggevo quelle pagine, una parte di me si ribellava. "Considerare gli altri come nemici? Pianificare ogni mossa come se fossi in battaglia? Ma che razza di mondo malato è questo?" Mi sembrava di star leggendo il manuale del perfetto psicopatico aziendale.
Eppure, più andavo avanti, più riconoscevo dinamiche che avevo già vissuto. Quel collega che sorrideva mentre ti sabotava il progetto. Quel cliente che ti faceva credere di essere interessato mentre raccoglieva informazioni per la concorrenza. Quella trattativa dove l'altra parte aveva già deciso tutto prima ancora di sedersi al tavolo.
Sun Tzu non stava descrivendo un mondo che voleva creare. Stava fotografando un mondo che già esisteva.
La strategia non è malvagitÃ
Trent'anni di business dopo, ho capito che il vecchio generale cinese non ci stava insegnando a essere cattivi. Ci stava insegnando a non essere stupidi.
C'è una differenza abissale tra l'approccio strategico e l'approccio predatorio. Il predatore vede ogni situazione come un gioco a somma zero, dove la sua vittoria deve necessariamente passare attraverso la sconfitta dell'altro. Lo stratega invece capisce che spesso la vittoria migliore è quella dove tutti vincono qualcosa, ma tu vinci di più.
Sun Tzu diceva: "La suprema eccellenza è sottomettere il nemico senza combattere." Non stava parlando di distruzione, stava parlando di intelligenza. Di quella capacità di leggere le situazioni, anticipare le mosse, creare condizioni favorevoli prima ancora che il gioco inizi.
L'etica del realismo
Ma rimane il nodo etico. È giusto applicare princìpi militari alle relazioni umane? Stiamo davvero parlando di vedere gli altri come nemici?
In realtà , no. Stiamo parlando di riconoscere che non tutti hanno le tue stesse intenzioni. Che in un mondo di risorse limitate, non sempre i tuoi interessi coincidono con quelli degli altri. E che fingere il contrario non ti rende una persona migliore, ti rende solo una persona più vulnerabile.
L'ipocrisia più grande del mondo del business è proprio questa: fare finta che non sia un ambiente competitivo. Sorridere mentre si affila il coltello. Parlare di collaborazione mentre si pianifica l'eliminazione del concorrente.
Sun Tzu almeno era onesto. Ti diceva in faccia che stavate giocando una partita seria, con regole precise e conseguenze reali.
Le piccole perle quotidiane
Tolto il discorso sui nemici e le battaglie, cosa rimane di davvero utile per chi deve navigare la complessità della vita moderna?
L'osservazione. Sun Tzu ti insegna a guardare davvero quello che succede intorno a te, non quello che vorresti che succedesse. A notare i segnali deboli, i cambiamenti di umore, le dinamiche nascoste.
La preparazione. Ogni situazione importante merita di essere studiata. Chi sono le persone coinvolte? Quali sono i loro interessi reali? Cosa potrebbe andare storto? Come puoi creare condizioni favorevoli?
Il timing. Sapere quando muoversi e quando aspettare. Quando insistere e quando ritirarsi. Quando essere diretti e quando essere diplomatici.
L'adattabilità . I piani sono importanti, ma la capacità di cambiarli quando la realtà non collabora è ancora più importante.
Il vero nemico sei tu
Dopo tutti questi anni, ho capito che Sun Tzu stava parlando di una guerra molto diversa da quella che immaginavo. La guerra più importante non è quella contro gli altri, è quella contro le tue illusioni.
Contro la tentazione di credere che il mondo sia come lo vorresti. Contro l'idea che bastino le buone intenzioni per avere successo. Contro la pigrizia mentale che ti fa accettare la prima versione dei fatti che ti viene raccontata.
Il vero nemico è la tua tendenza a essere ingenuo. E Sun Tzu ti dà gli strumenti per combattere questa ingenuità senza diventare un cinico o un manipolatore.
Perché alla fine, essere strategici non significa essere malvagi. Significa essere svegli. E in un mondo che cambia sempre più velocemente, chi non è sveglio non viene schiacciato da Sun Tzu.
Viene schiacciato dalla realtà .